PERCORSO FARFALLA
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🦋🦋🦋🦋Ecco il mio percorso "Farfalle" studiato appositamente per aiutarvi a ritrovare fiducia, autostima e autenticità.🦋🦋🦋🦋
Oggi voglio raccontarvi che durante il concepimento introiettiamo la relazione con nostra madre, assorbendone ogni forma di espressione, ogni singolo stato d’animo, con una intensità totale poiché siamo assolutamente aperti e privi di ogni corazza difensiva. Un tale assorbimento determina nel feto e poi nel bambino sensazioni, emozioni e sentimenti corrispondenti che pian piano si strutturano e ne condizionano i comportamenti futuri: ossia tali strutture determinano il nostro Ego.
W. Reich parlerebbe di corazza muscolare e caratteriale, A. Mercurio parlerebbe dell’Io fetale e dell’Io psichico, S. Freud invece parlerebbe dell’Io e del Super Io. Ma a tutto ciò va aggiunto un’ altro fattore fondamentale, e cioè che nell’Ego noi inseriamo soprattutto l’identificazione coi nostri genitori introiettati, identificazione quasi sempre sconosciuta e rinnegata.
Questa è un’illusione o come direbbe A. Mercurio una grande menzogna esistenziale, che nasce dalla necessità di proteggere il dolore che i genitori ci hanno causato nell’infanzia e che allora abbiamo incistato con i meccanismi difensivi per non morirne, nascondendoli in forme esteriori assai differenti da quelle dei nostri genitori per non riconoscercisi oppure rimuovendoli totalmente dalla coscienza.
Così facendo giustifichiamo il loro comportamento poiché facendolo nostro lo riteniamo giusto, valido, eticamente irreprensibile e comunque indispensabile alla vita. Allora non potemmo fare diversamente, ma oggi, imparando ad affrontare il dolore incistato e a perdonare i nostri genitori, noi possiamo separarci e disidentificarci da loro, divenendo sempre più ciò che vogliamo veramente essere. Withfield ci spiega che il concetto di bambino interiore è molto antico, recentemente lo hanno usato diversi studiosi tra cui Jung che parla del bambino divino, la Miller e Winnicott con il vero Io, Louise Hay in molti suoi libri ecc. Withfield afferma che «il Bambino interiore è quella parte viva, energica, creativa e soddisfatta presente in ciascuno di noi; è il nostro io reale, quello che siamo davvero.
Nella maggior parte dei casi, genitori e società ci portano in molti casi inconsapevolmente a rinnegare questa parte; se al “bambino interiore” non le viene lasciata libertà di esprimersi autenticamente, emerge al posto suo un Io falso e co-dipendente. Cominciamo così a vivere mettendoci maschere, perdendo la nostra autenticità.
Siamo assolutamente d’accordo con lui. Anche sul collegamento fatto da lui e da altri (vedi la Hay) tra Bambino interiore e parte spirituale dell’individuo. Che cosa è il Bambino interiore per noi: Esso è (come afferma Winnicott) il nostro vero Io, ossia quella parte autentica che ciascun essere umano possiede e che attinge al Sé vitale. Questa parte viene amorosamente accudita, protetta, e aiutata a sviluppare il proprio potenziale umano e creativo, dalla (poca) parte amorosa che c’è in ogni padre e soprattutto in ogni madre viventi.
In altre parole, non esiste essere vivente che, in quanto tale, non abbia in sé una parte seppur minima di autentico amore umano giacché altrimenti non potrebbe che essere morto. Tali parti dei genitori, amorose e autenticamente sane, seppur piccole e nascoste in profondità, favoriscono comunque lo sviluppo parziale psicofisico e spirituale del nostro Bambino interiore.
In molte dinamiche familiari includono parti amorose, ma vi sono purtroppo anche parti genitoriali piene di odio e orgoglio spesso nascosto, parti e difetti caratteriali negate dai genitori stessi, che odiano la vitalità del bambino, la sua esuberanza, la sua creatività cosi come è stata odiata la loro e ne impediscono il sano sviluppo, bloccandone parecchi aspetti della sua persona obbligandolo a diventare simile a loro o ancor peggio plasmandolo come essi lo desiderano.
In altre parole il Bambino interiore è quella parte di noi che definiamo Io reale, che si è potuta sviluppare fin quando ha potuto, nell’amore dei genitori, ma che non ha potuto completare il proprio sviluppo a causa delle offese, manipolazioni, limiti etc alla persona da parte dei genitori e della società.
In tutte quelle occasioni e dinamiche in cui al bambino impedito di esprimersi liberamente Ad esempio attraverso il pianto, l’esuberanza, la curiosità, sessualità, nelle quali viene offeso e umiliato profondamente, egli usa tutte le difese umane , che noi raggruppiamo sotto la categoria generale di odio e orgoglio, per non soccombere e morire, come a troppi fanciulli ormai accade, poiché la dipendenza del fanciullo dall’amore materno è, per qualità e quantità è la dipendenza più vasta e forte che c’è nel regno animale.
Pertanto ne risultano estremamente forti e pesanti l’offesa, l’umiliazione e le ferite causate dalla mancanza di amore materno e paterno autentico e naturale.
Ne consegue che il Bambino interiore oltre a essere il Vero Io reale gioioso, allegro, creativo e sereno è anche disperato, angosciato, rabbioso laddove è stato offeso ma come risposta reale, istintuale alle situazioni della vita, non come difesa caratteriale che invece fa parte dell’Ego.
La cristallizzazione di “tali risposte” nella mente, nei blocchi corporei (Reich), nell’inconscio del bambino, iniziano poi a divenire risposte reattive e non più risposte alla situazione reale dell’adesso (E.Tolle) che la vita ci propone. Il processo di cristallizzazione si rinforza a ogni offesa successiva e diviene pian piano un meccanismo difensivo reattivo autonomo e obbligato. A questo punto vedremo che l’autenticità del Bambino interiore è andata perduta ovunque si sia installato l’Ego.
Possiamo quindi dire che il bambino interiore è quella parte autentica e spontanea di noi che risponde e vive la vita con modalità autentiche, semplici e adeguate alla realtà siano esse amorose o distruttive. Quello che differenzia il Bambino interiore dall’Ego è che le risposte dell’Ego invece sono meccaniche, obbligate, reattive ma soprattutto costruite nel passato quando eravamo assai più indifesi e le situazioni erano assai diverse.
Il Bambino interiore risponde solo al presente e tenendo conto solo della situazione attuale, l’Ego risponde alla situazione attuale come abbiamo risposto in situazioni similari quando eravamo molto poco forti e assolutamente dipendenti, perdendo spesso totalmente la realtà del presente. È evidente allora che il nostro Bambino interiore non si esprima quasi mai nel nostro quotidiano, che è governato e tiranneggiato dal nostro Ego. Il bambino interiore è aperto e in costante comunicazione con l’universo e il mistero dal quale proviene, l’Ego al contrario è chiuso nell’orgoglio e nell’odio distruttivo, anche se usa infinite maschere comportamentali per nasconderlo e nasconderselo.(Individuazione delle maschere).
Possiamo affermare che nasciamo quasi totalmente liberi, allegri, gioiosi, dai nostri occhi si percepisce la nostra anima, poi pian piano si costruisce l’Ego come risposta difensiva all’odio e alla violenza presente nel mondo e agìta dai nostri genitori in modo inconsapevole e da loro stessi negata.
Nell’mio percorso di crescita personale (il percorso non si sostituisce in alcun modo a una terapia psicologica) studiato apposta per voi, imparerete a:
1. Conoscere e riconoscere il proprio ego come qui teoricamente definito e a saper gestirlo.
2. Osservare e riconoscere, con l’aiuto della mia guida, le parti del nostro Ego identificate con i genitori introiettati, attraverso i quali in modo inconscio ci auto infliggiamo dolore e giudizio.
3. Riconoscere come l’odio parte dall’Ego verso il Bambino interiore, cioè tra parti della stessa persona, attraverso quello che Louise Hay chiama il dialogo interiore, quindi imparerete a trasformare questo dialogo sovraccarico di pensieri negativi contro voi stessi, in pensieri positivi e funzionali al vostro benessere.
4. Osservare con il mio supporto, tutte le volte che utilizzate il dialogo interiore per giudicarvi, colpevolizzarvi, disprezzarci, punirvi, auto sabotare la vostra felicità autentica, quando odiamo il bambino interiore esattamente come hanno fatto alcuni genitori. Imparerete ad accogliere, amare e trasformare ogni vostra debolezza e fragilità capendo così come evolvere e uscire da quel lato infantile, amandovi come il genitore di voi stessi e che avreste desiderato avere.
E’ molto importante comprendere che “il dialogo interiore” è composto da molti pensieri negativi carichi di odio, paura, giudizio per se stessi, che spesso sfugge alla coscienza, che occorre quindi un lavoro costante e molto profondo per ristabilire una buona autostima personale.
🦋🦋🦋🦋🦋In questo meraviglioso percorso chiamato “FARFALLA” imparerete a pensare e visualizzare comprensione, amore, stima, complicità verso il vostro “bambino interiore”, vivendo pienamente e felicemente la vostra vita.